SOSTOSS - Ci ha lasciati Anna Maria Cavallone (1927-2020).
Ci ha lasciati Anna Maria Cavallone (1927-2020).
Tutti abbiamo bisogno della memoria.
Tiene il lupo dell’insignific
(Saul Bellow)
Vogliamo ricordarla per l’importante ruolo da lei giocato nell'affermazio
Già laureata in Lingue e letterature straniere, nel 1952 consegue il diploma di assistente sociale presso la Scuola ENSISS di Milano, discutendo una tesi dal titolo Il colloquio nello studio dei casi sociali di cui è relatrice Odile Vallin. Nello stesso anno partecipa a un seminario dell’ONU sul case work e nel 1955 frequenta la Columbia University, conseguendo il Master of Social Science; successivamente
Docente alla Scuola Ensiss di Milano, è fra coloro che introducono il case work in Italia.
Nel 1967 si trasferisce a Roma, chiamata dall’AAI (Amministrazion
Dopo aver operato per trent’anni all’AAI, prosegue la sua carriera, fino a raggiungere il grado di vice prefetto, presso il Ministero dell’Interno dove opera nell’Ufficio Studi e Documentazione della Scuola Superiore Amministrazione
Considerevole il suo impegno negli organismi associativi internazionali:
Numerose le sue pubblicazioni, fra le quali ricordiamo:
1973. (a cura di). Il servizio sociale di zona: esperienze e dibattiti, Roma: Amministrazione
1975. (a cura di) Verso una normativa nel settore della formazione degli operatori sociali: raccolta di testi legislativi e documenti. Roma: A.A.I, Amministrazione
1980.L’attività
1980. Il ruolo dell’assistente
1988. Bianchi E, Cavallone A.M., Dal Pra Ponticelli M., I De Sandre, E. Gius, A. Palmonari (a cura di). Il lavoro sociale professionale tra soggetti e istituzioni. Dialogo tra servizio sociale, psicologia, sociologia. FrancoAngeli, Milano.
1988. Lavoro sociale e nuove forme di solidarietà in E. Bianchi et al. «Il lavoro sociale professionale tra soggetti e istituzioni», cit., pp. 63-88.
1995. Aspetti del dibattito in altri Paesi, in T. Vecchiato & F. Villa «Etica e servizio sociale». Milano: Vita e Pensiero, 1995, pp. 131- 158.
2013. Organismi associativi internazionali.
Così la ricorda Maria Lorenzoni Stefani: Anna Maria Cavallone è stata la mia prima dirigente, all’inizio del mio lavoro all’AAI a Roma. Non era un “capo” facile, estremamente perfezionista ed esigente con se stessa e con gli altri. Da Lei ho imparato molto a livello professionale e abbiamo stabilito un’amicizia che è durata nel tempo, anche se la mia scelta di lavoro sul territorio ci ha allontanate professionalmen
Milena Diomede Canevini ci consegna, oltre alla fotografia, questo vivido ricordo: "Anna Maria è stata la mia insegnante di casework, che guardava fuori dai confini; la collega generosa, severa, attenta a cogliere, stimolare e valorizzare attitudini; l’amica di una vita che mi ha accompagnato lungo i percorsi professionali e familiari. Dotata di una intelligenza curiosa e vivace, da sempre ha coltivato molteplici interessi; in ogni occasione di incontro, anche se il cuore era sempre il servizio sociale, si rendeva evidente l’approfondimen
Anna Maria Cavallone, in una foto dei primi anni duemila che ritrae il Gruppo ENSISS di Milano, con Milena Diomede Canevini, Vittoria Baseggio, Alba Canali Gambardella, Milena Lerma, Lucia Petri Dell’Oro, Anna Ponzini.
Marilena Dellavalle
Con il prezioso contributo di Annamaria Campanini,
Milena Diomede Canevini e Maria Lorenzoni Stefani.